Un esperimento per automatizzare il cambio scena dell’ATEM quando un media sull’HyperDeck termina. Uno script NodeJS intercetta gli eventi della scheda e attiva Companion solo quando l’auto cut è armato, eliminando il ritardo umano nel cambio scena. Testato durante il carosello sponsor della 75° Centomiglia.
Perché nasce questo esperimento?
Durante la gestione dei contributi esterni in regia, soprattutto quando si usano video promo o caroselli sponsor, il problema principale è tagliare sulla camera in diretta nel momento esatto in cui l’HyperDeck termina la riproduzione.
Blackmagic non offre nativamente un trigger di fine media e affidarsi al tempismo umano significa rischiare:
cut anticipati
cut in ritardo
stacchi imprecisi
operatori incollati ai comandi senza poter gestire altro
Durante la 75° Centomiglia questo limite era evidente: nel carosello degli sponsor, ogni clip doveva tornare alla live camera senza la minima incertezza.
Da qui l’idea dell’esperimento.
Come funziona l’automazione
Ho sviluppato uno script NodeJS che si collega all’HyperDeck e intercetta in tempo reale gli eventi del transport, in particolare il passaggio allo stato di stopped.
Non appena l’evento di “media terminato” arriva:
NodeJS invia un comando HTTP/Websocket a Companion
Companion verifica una variabile interna: AutoCut_Armed
se non è armato → ignora
se è armato → procede
Se l’auto cut è attivo, Companion manda un comando all’ATEM per eseguire un cut verso la camera desiderata
Questa logica ha due vantaggi enormi:
il cut avviene nella frazione di secondo esatta in cui il media finisce
l’operatore non deve più stare incollato ai pulsanti: può occuparsi del resto della regia
// Estratto di connessione via TCP all'HyperDeck
// Attivazione delle notifiche per il transport
connect() {
this.emit('connected');
this.send('ping');
this.send('notify: transport: true');
this.send('transport info');
});
Caso d’uso reale: carosello sponsor della 75° Centomiglia
Durante la 75° Centomiglia il carosello degli sponsor comprendeva più clip in sequenza, riprodotte dall’HyperDeck a intervalli regolari sul maxischermo.
Grazie all’Auto Cut:
ogni volta che un video terminava, il sistema tornava automaticamente alla camera live
non c’erano ritardi percepibili dallo spettatore
la regia risultava molto più fluida
il giornalista poteva riprendere la conduzione senza attese
l’operatore aveva una cosa in meno a cui pensare durante un flusso già complesso
Una piccola automazione, ma con un impatto enorme nella precisione della regia.
Perché è utile
L’esperimento risolve un limite reale dell’HyperDeck:
nessun trigger nativo di fine media
nessuna automazione prevista da Blackmagic
Con questo sistema invece:
puoi programmare cut perfetti
puoi armare e disarmare l’autocut a piacimento
puoi usare Companion come orchestratore
puoi eliminare completamente l’incertezza del fattore umano
È uno di quei miglioramenti che, una volta provati, diventano indispensabili nella regia quotidiana.